La Giornata Mondiale dei Bambini di Strada
Il 12 aprile è la Giornata Mondiale dei Bambini di Strada. L’Unicef definisce bambini di strada tutti quei minori “per i quali la strada rappresenta la casa e/o la principale fonte di sostentamento e che non sono adeguatamente protetti o sorvegliati”.
Secondo l’ONU, ci sono tra i 150 e i 250 milioni di minori che vivono e lavorano per la strada, privati del diritto all’educazione e delle cure di una famiglia o di un tutore. Le principali cause sono la povertà, le guerre, i disastri naturali, ma anche l’instabilità familiare, gli abusi e le violenze.
La maggior parte dei bambini di strada sopravvive facendo l’elemosina o il venditore ambulante. Raccolgono quello che trovano e cercano di farselo bastare. Per molti di loro, l’abuso di sostanze comincia in giovane età, così come i furti ed i piccoli crimini.
Chi sono i bambini di strada
Il termine bambini di strada deriva dal portoghese “meninos de rua”, coniato in Brasile per indicare i piccoli che affollavano le strade delle favelas delle grandi città. Ma non sono solo il Brasile e l’America Latina a fare i conti con questo fenomeno. Anche in Asia e in Africa sono tantissimi i minori che vivono e lavorano per la strada. E l’Europa non è da meno, anche se con numeri considerevolmente più contenuti.
Nessuno sa per certo quanti siano e chi siano i bambini di strada. Più dell’80% non ha un documento di riconoscimento, una carta d’identità o un certificato di nascita. Sfuggono ai controlli e alle politiche statali. Sono vittime di abusi e sfruttamento. Sono invisibili e non hanno voce.
Nel 2011, per far fronte a questa tragedia, nasce il Consorzio per i Bambini di Strada, una rete globale di Ong, attiva in 135 paesi per dare ai bambini di strada una possibilità concreta per il futuro. E nel 2017, le Nazioni Unite hanno pubblicato un documento nel quale riconoscevano ufficialmente i diritti dei bambini di strada.
L’Ayni Network per i bambini di strada
Ayni ha accolto nella sua rete del volontariato diversi enti non-profit che lavorano instancabilmente per soccorrere, educare e sostenere i bambini di strada. Anche tu puoi dare una mano. Queste associazioni e imprese sociali cercano la collaborazione di volontari capaci, che possano prestare servizio nei loro centri di accoglienza, residenze e centri educativi.
Si ricerca soprattutto la collaborazione di persone con una formazione nei campi della psicologia, pedagogia, educazione ed equivalenti, o con esperienza nel lavoro con minori vulnerabili. Ma ci sono posizioni adatte a profili diversi, anche meno esperti.
Quali sono gli enti dell’Ayni Network che si occupano di bambini di strada?
Qosqo Maki: da 30 anni, accoglie i bambini della strada per dare loro un futuro migliore
Cusco, Perù
Qosqo Maki è un’associazione civile peruviana che opera nel centro della città di Cusco, in Perù, da almeno 30 anni. Qosqo Maki offre diversi servizi ai bambini di strada. Per prima cosa, il dormitorio, dove i minori possono liberamente passare la notte. Oltre a dare ai bambini un posto sicuro dove riposare, il dormitorio permette all’associazione di fare la conoscenza dei minori, e piano piano avvicinarli per offrire loro aiuto ed una via d’uscita.
Ci sono poi gli spazi culturali e la biblio-ludoteca, dove i ragazzi del quartiere, insieme agli utenti del dormitorio, si riuniscono per imparare, studiare, socializzare e divertirsi in un contesto sicuro e stimolante.
Per finire, Qosqo Maki gestisce due laboratori di formazione professionale autosufficienti: il panificio Qosqo Maki e la falegnameria, dove gli utenti del dormitorio possono imparare un mestiere, sotto la guida paziente dei formatori dell’associazione.
Per la realizzazione di questi progetti, Qosqo Maki si avvale di un team di professionisti e volontari che collaborano e si completano per sviluppare insieme nuove strategie pedagogiche, basate su di un approccio partecipativo.
L’associazione ricerca volontari con un buon livello di spagnolo ed esperienza in contesti socio-educativi che possano fermarsi a Cusco per almeno 3 mesi. Fatevi avanti!
FairMail: trasforma i lavoratori della strada in promettenti fotografi
Huanchaco, Perù
FairMail è un’impresa sociale del nord del Perù che lavora con circa 10 ragazzi di strada della città di Huanchaco. Il loro approccio è innovativo e originale. Offrono ai ragazzi (adolescenti) l’opportunità di realizzare attività retribuite nel campo delle fotografia e del disegno grafico, allontanandoli così dalle attività di vendita ambulante svolte in contesti pericolosi e senza l’assistenza di un adulto.
Tale retribuzione, però, viene regolata e distribuita su 3 fondi: l’80% va nel fondo istruzione, il 10% nel fondo spese familiari e il restante 10% nel fondo vestiario. Eliminata la necessità di lavorare in strada, i giovani sono in grado di concentrarsi sui loro studi e sulla loro crescita personale, e nel frattempo hanno accesso libero e gratuito ad un serie di laboratori e corsi di fotografia tenuti da FairMail e dai volontari.
Se sei fotografo o disegnatore, ma anche educatore o insegnante, l’opportunità offerta da FairMail fa per te! L’impresa sociale cerca persone con un livello di spagnolo intermedio e la disponibilità di almeno 6 settimane per fare laboratori, gite fotografiche e attività per la crescita personale con i loro giovani fotografi.
EDELAC: per il recupero e l’educazione dei bambini di strada
Quetzaltenango, Guatemala
EDELAC lavora con circa 200 bambini, molti dei quali provenienti da etnie indigene e famiglie con gravissimi problemi economici. L’organizzazione propone diversi percorsi ai ragazzi, secondo le loro necessità.
Per i bambini di strada, EDELAC ha aperto “Hogar Hovde Edelac” dove un team di professionisti e volontari fornisce assistenza 24/7 ai bambini e ragazzi tra i 10 ed i 17 anni di età che vivono e/o lavorano per la strada. L’obiettivo del centro è prestare assistenza immediata, ma anche fornire accesso ad opportunità di orientamento, formazione ed educazione.
Inoltre EDELAC, porta avanti anche altre iniziative come il “Centro di Formazione Integral las Rosas” un istituto educativo che accoglie circa 180 bambini tra i 6 e i 15 anni. I corsi sono tenuti da insegnanti qualificati, talvolta affiancati dai volontari che svolgono un lavoro di sostegno.
EDELAC è alla ricerca di volontari esperti con formazione ed esperienza nel campo della psicologia e dei servizi sociali. Ma anche di volontari giovani e motivati, che sappiano parlare un po’ di spagnolo e che abbiano già fatto un po’ di esperienza nel lavoro con minori vulnerabili.
CENIT: investe nell’educazione dei bambini della strada, lottando contro l’abbandono scolastico
Quito, Ecuador
È una Ong della città di Quito che lavora per garantire il diritto all’educazione dei bambini di strada. Il loro approccio si compone di due programmi: il “Rescate de Calle” ed il “Centro de Apoyo Escolar”
Il primo programma ha l’obiettivo di avvicinare bambini e adolescenti che vivono e lavorano in strada per aiutarli ad avere accesso a percorsi educativi offerti da CENIT o da altre istituzioni educative. Questi bambini hanno a disposizione poco tempo e poche risorse, ma è importante che vengano accompagnati verso una crescita personale, accademica ed emotiva adeguata.
Il secondo programma, invece, ha l’obiettivo di ridurre i tassi di abbandono scolastico tra i lavoratori della strada e aiutarli a proseguire il loro percorso di formazione. A questo proposito, CENIT ha aperto un centro accogliente, gestito soprattutto da volontari, dove i bambini di strada possono venire a studiare e cercare sostegno.
CENIT è alla ricerca di volontari che possano prestare almeno 2 mesi di servizio. Non è necessario aver realizzato studi specifici né avere esperienza. È però richiesta la conoscenza dello spagnolo, almeno ad un livello basico.
Volontariato in Africa e in Asia per i bambini di strada
Nella nostra rete non ci sono enti che operino in questi settori! Ci dai una mano a trovarli? Fare parte della rete di Ayni non costa nulla! Se conosci un valido progetto alla ricerca di volontari mandaci un’email a info@aynicooperazione.org