Volontariato in Tanzania con Why Onlus

Volontariato in Africa

Il volontariato in Africa sembra essere il più diffuso tra gli italiani, forse per la vicinanza geografica o per ragioni storiche, o magari per i forti legami socio-culturali che le migrazioni hanno instaurato tra il nostro paese e questo continente. Ma la scelta dei nostri connazionali potrebbe anche essere influenzata dai dati che riconoscono l’Africa come il continente più povero del mondo. Infatti, il 43% dei paesi più poveri del mondo (quasi la metà!) si trova nell’Africa Sub-sahariana.

Diventa volontario in Africa: opportunità di volontariato più in basso

Perché si parla di Africa sub-sahariana?

Il continente africano è enorme e presenta una grandissima varietà di regioni a livello ambientale, linguistico, politico ed economico. Ma più comunemente, quando si parla di Africa, si tende a dividere il continente in due macro-regioni: il Nord-Africa (o Magreb) e l’Africa Sub-Sahariana. L’ipotetico confine tra queste due macro-regioni corre lungo le terre del Sahel.

La separazione è dovuta principalmente a motivazioni storiche e culturali. L’Africa del Nord, infatti, presenta una forte influenza socio-culturale e linguistica arabo-islamica, dovuta a secoli di conquiste e dominazioni da parte dell’Impero Islamico a partire dal VII secolo d.C.. Questo la rende culturalmente e linguisticamente diversa dal resto del continente.

L’Africa Sub-sahariana ha un’estensione pari a più del doppio della superficie dell’Europa. Presenta un’interessantissima varietà dal punto di vista ambientale: savane, deserti, foreste tropicali, isole coralline, montagne che superano i 5.000 m. di altitudine, vulcani e regioni temperate. Dal punto di vista geopolitico, l’Africa Sub-Sahariana si suddivide in 49 stati, numero che però riflette solo in parte l’immensa varietà linguistica e culturale del continente!

Vista l’incredibile estensione di questa macro-regione, è utile imparare a suddividere l’Africa Sub-sahariana in 5 regioni più piccole: l’Africa Occidentale, l’Africa Centrale, L’Africa Orientale, l’Africa del Sud e la parte insulare.

Che lingue si parlano in Africa?

La maggior parte degli Stati africani utilizzano più di una lingua per comunicare. Questo non dovrebbe sorprenderci se pensiamo che, durante l’epoca coloniale, alle popolazioni locali è stato imposto l’uso delle lingue europee. Ma non possiamo dimenticare che, al di là delle influenze coloniali, il continente africano è stato caratterizzato per secoli da un’immensa varietà linguistica: ogni tribù ha sviluppato un codice linguistico e comunicativo diverso.

Attualmente, quindi, ogni Stato africano riconosce più di una lingua a livello ufficiale, e di fatto, in ogni paese si parlano decine di lingue! Ad esempio, in Tanzania, un cittadino con un livello d’istruzione medio-alto parla almeno 3 lingue: la lingua della sua tribù in famiglia (ci sono più di 100 tribù nel paese), il swahili ed infine l’inglese nei contesti più formali.

Nel Nord Africa, la lingua ufficiale è l’arabo, ma sono riconosciute anche le lingue europee (francese e inglese) e alcune lingue locali come il berbero.

Africa, tra povertà e sviluppo

Come anticipavamo nelle prime righe di questo post, l’Africa è considerata il continente più povero del mondo. Questi dati, insieme alla realtà delle migrazioni che possiamo vedere tutti i giorni con i nostri occhi, ci hanno abituato a pensare all’Africa come un continente in ginocchio. Ma la realtà, come sempre, è molto più complessa.

La povertà è un elemento innegabile della realtà africana. Secoli di colonialismo, seguiti dal neo-colonialismo e dall’attuale sfruttamento delle risorse, hanno lasciato una situazione socio-economica disastrosa dalla quale solo alcuni paesi stanno riuscendo a risollevarsi, almeno in parte. A questo è doveroso aggiungere che le conseguenze dei cambiamenti climatici sono particolarmente spietate in Africa: negli ultimi anni si è vista un’intensificazione dei disastri naturali (dalla siccità alle inondazioni).

Ma l’Africa non è solo povertà. Come dicevamo, alcune economie africane sono riuscite ad avviare un reale processo di sviluppo che ha portato benessere, processi di indipendizzazione dagli aiuti stranieri, sviluppo soci0-culturale e innovazione. Se vi interessa questo aspetto, allora dovete assolutamente conoscere l’associazione che gestisce il progetto Startup Africa Roadtrip che contribuisce alla creazione di relazioni di business win-win tra Italia e Africa.

Scopri tutte le opportunità di volontariato con Startup Africa Roadtrip

Fare volontariato internazionale in Africa

Ma veniamo alla parte che più ci interessa, quella del volontariato in Africa! Sono tantissimi i volontari stranieri che ogni anno visitano il continente per sostenere il lavoro di organizzazioni non governative internazionali o locali. L’ecosistema di Ong in Africa è infatti molto vasto! Si possono vedere progetti realizzati da grandi nomi come Save the Children o Unicef, ma anche piccole iniziative comunitarie e locali che hanno un impatto realmente duraturo sulla qualità di vita della popolazione.

La sicurezza per i volontari in Africa

Il tema della sicurezza è sicuramente importante quando si parla di volontariato internazionale. Se parliamo poi di volontariato in Africa, ciò diventa forse ancora più importante, visto che il continente è ancora purtroppo afflitto da guerre e guerre civili. Un volontario deve quindi prendere le seguenti precauzioni:

  • Informarsi sul livello di stabilità politica del paese e della regione d’interesse. A questo scopo, è molto utile la pagina Viaggiare Sicuri della Farnesina.
  • Informarsi sul livello di sicurezza in loco, chiedendo direttamente all’associazione di accoglienza.
  • Usare sempre il buon senso, in ogni situazione, e seguire le indicazioni dell’associazione di accoglienza.

Nelle grandi città è sempre opportuno stare all’erta e non avventurarsi da soli in zone sconosciute. La situazione è più tranquilla nei villaggi e nei paesi più piccoli, dove la comunità stessa farà di tutto per farvi sentire a vostro agio e sicuri.

I vaccini per i volontari in Africa

In alcuni paesi dell’Africa è tuttora obbligatorio il vaccino contro la febbre gialla. Altri vaccini, seppure non obbligatori, sono vivamente consigliati, così come la profilassi antimalarica. Per non sbagliare, prenotate una consulenza con l’ambulatorio di Medicina del Viaggiatore della vostra ASL (vedi approfondimento sul tema dei vaccini).

Progetti da sostenere come volontari in Africa

La cooperazione internazionale in Africa agisce in diversi settori, dalla sicurezza alimentare all’educazione, dall’empowerment delle donne alle infrastrutture. Questo si deve al fatto che molti governi sono ancora dipendenti da questi interventi esterni per poter garantire alla propria popolazione servizi ed assistenza adeguati.

Un volontario ha quindi l’opportunità di offrire le proprie capacità in contesti molti diversi tra loro: scuole, progetti di rimboschimento, case-famiglia, progetti di micro-economia e così via. Vediamo i dettagli.

Progetti Educativi per offrire migliori opportunità alle nuove generazioni

Secondo l’UNESCO, il livello di alfabetizzazione in Africa è ancora piuttosto basso (con poche eccezioni). In alcuni paesi dell’Africa Centrale, Orientale e Occidentale l’analfabetismo interessa più del 50% della popolazione.

Ancora troppi bambini non hanno accesso all’istruzione di base, ma ci sono diverse associazioni che lottano per cambiare queste statistiche. Alcune hanno aperto istituti scolastici di qualità finanziati con i fondi della cooperazione per poter offrire borse di studio integrali agli studenti che non possono permettersi di pagare retta, libri e divisa scolastica. Altre accolgono i bambini rimasti soli, orfani o provenienti da situazioni familiari difficili dando loro un rifugio e finanziando integralmente il loro percorso scolastico, fino alla maggiore età.

Volontariato in Uganda con KAASO

Se ami insegnare o proporre laboratori e percorsi di educazione non-formale, se ti trovi a tuo agio con bambini e ragazzi e pensi di avere qualcosa da offrire loro, allora candidati e diventa volontario socio-educativo in Africa! Ecco alcune associazioni che hanno bisogno di te (fai click sul nome dell’associazione per saperne di più):

KAASO in Uganda: una scuola che offre borse di studio agli studenti più bisognosi.

Riley Orton Foundation in Kenya: un istituto scolastico che offre percorsi educativi alle bambine e alle ragazze provenienti da contesti svantaggiati.

The Nuru Trust in Tanzania: una casa famiglia che accoglie i bambini svantaggiati della comunità.

La Maison des Enfants in Senegal: un progetto unico che vuole migliorare le condizioni di vita dei bambini talibé attraverso l’educazione e l’assistenza medica.

WHY Onlus in Tanzania (Zanzibar): un’associazione che lavora per offrire una migliore educazione infantile nei villaggi dell’isola attraverso la formazione degli insegnanti.

E molto altro ancora sul sito di Ayni!

Progetti per la salute

In alcune regioni dell’Africa, soprattutto nelle zone rurali, c’è un forte bisogno di assistenza medica e sanitaria. Sono tante le associazioni che, dall’Italia, inviano volontari e risorse per soddisfare questa necessità. Tra queste (fai click sul nome dell’associazione per saperne di più):

Cute Project in Uganda: associazione italiana che promuove il miglioramento delle tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva negli ospedali dell’Uganda.

MAM Beyond Borders in Etiopia: le missioni di MAM vanno a sostenere una clinica missionaria locale e la loro specializzazione è l’ostetricia.

Elpis Nave Ospedale in Madagascar: questa missione italiana ha lo scopo di fornire assistenza e trasferire know-how ai professionisti locali.

Volontariato medico in Africa con Cute Project

Progetti in comunità per lo sviluppo delle comunità

Se vuoi vivere in un villaggio africano e mettere le tue capacità al servizio dello sviluppo della comunità, ci sono tante proposte che fanno per te. Dalla formazione all’agricoltura sostenibile, dall’accesso all’acqua potabile allo sviluppo della micro-impresa, ecco quali realtà puoi sostenere (fai click sul nome dell’associazione per saperne di più):

WIRIO in Kenya: l’intero villaggio ti accoglierà nel nome dell’arricchimento reciproco. L’associazione saprà valorizzare le tue competenze trovando il modo migliore per farti collaborare con la comunità.

Integrated Villages: i progetti di quest’associazione sono volti allo sviluppo della comunità attraverso l’empowerment femminile, la sostenibilità agricola e lo sviluppo delle micro-imprese.

ENVenture in Uganda: aiuta la comunità ad avviare un’attività commerciale vendendo prodotti sostenibili e green.

Water Cause in Uganda: quest’associazione lavora per garantire l’accesso all’acqua potabile ed insegnare le norme igieniche fondamentali nelle scuole.

Volontariato in Uganda con WaterCause.Org

Progetti per una società più forte attraverso l’empowerment delle donne

Sono purtroppo molte le donne che subiscono maltrattamenti e discriminazione all’interno delle proprie famiglie o comunità. Violenza sessuale e mutilazione genitale femminile sono solo alcuni dei terribili abusi a cui le vittime sono sottoposte (leggi una testimonianza in questo articolo). Ecco alcune associazioni che combattono la discriminazione e la violenza di genere in tutte le sue forme (fai click sul nome dell’associazione per saperne di più):

Rape Hurts Foundation in Uganda: l’associazione accoglie numerose vittime di violenza (compresa mutilazione genitale femminile) e realizza progetti di prevenzione in diverse comunità.

WEEDO in Tanzania: un centro comunitario e di formazione aperto alle donne della comunità. Qui le donne imparano ad essere indipendenti e a badare a se stesse.

Resilient Women’s Organization in Uganda: accolgono le donne vittime di violenza e le aiutano a rifarsi una vita.

Volontariato in Tanzania con WEEDO

Progetti per la conservazione dell’ambiente e della biodiversità

Cambiamenti climatici, espansione delle attività umane, bracconaggio e conflitto uomo-predatore minacciano la biodiversità africana, e con questa la sicurezza alimentare ed economica dei cittadini. Ecco alcuni progetti che si impegnano per salvaguardare l’ambiente e la fauna (fai click sul nome dell’associazione per saperne di più):

Mount Kenya Environmental Conservation in Kenya: associazione impegnata nel rimboschimento della regione, nella promozione di tecniche di agro-forestazione e nella diffusione dell’ecologia nelle scuole

Cheetah Outreach in Sudafrica: il ghepardo selvatico in Sudafrica è minacciato dall’espansione delle attività umane. Questa fondazione protegge i territori dei ghepardi ed assiste gli esemplari in difficoltà.

Volontariato in Kenya con Mount Kenya Environmental Conservation

Cosa ci vuole per fare volontariato in Africa

L’aspetto più importante è avere qualcosa da condividere con gli altri. Inoltre, per fare volontariato in Africa, è necessario un forte spirito di adattamento e la conoscenza di almeno una delle lingue parlate nel paese d’interesse.

È consigliabile che tutti i volontari, e sopratutto quelli con meno esperienza, seguano un corso di formazione, come il corso di Formazione al Volontariato Internazionale di Ayni.

Per mantenerti informato sugli avvenimenti del continente africano puoi leggere Africa Express.

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