Sapevate che ogni 14 giorni una lingua scompare, portando con sé la chiave per decifrare un intero patrimonio culturale che viene così perso per sempre?
Oggi (21 febbraio), come tutti gli anni, l’UNESCO promuove la Giornata Internazionale della Lingua Madre, per celebrare l’immensa e preziosa diversità linguistica e culturale di tutto il mondo. È una giornata importante per tutti, un momento per celebrare l’unicità della propria cultura e, allo stesso tempo, la ricchezza del multiculturalismo! I valori della Giornata della Lingua Madre sono molto vicini e molto cari al volontariato internazionale. Infatti, cos’è il volontariato se non l’incontro tra due diverse culture che si conoscono e arricchiscono a vicenda?
Mappa delle lingue di Ayni (Giornata Internazionale della Lingua Madre 2019)
Ecco 3 motivi per cui i volontari internazionali dovrebbero festeggiare la Giornata della Lingua Madre!
Perché i volontari sono veicoli di interculturalità
Quando parliamo di interculturalità non ci riferiamo alla staticità del multiculturalismo, ma alla dinamicità di un flusso che unisce e contamina culture diverse, senza che nessuna perda la sua essenza e risulti “dominata”. I canali che trasportano questo flusso sono svariati. Un esempio potrebbe essere l’arte, un altro il volontariato internazionale.
Il volontariato all’estero è canale di interculturalità in quanto favorisce l’incontro rispettoso e curioso tra due realtà diverse, ma unite da un obiettivo comune. In un perfetto equilibrio, queste due realtà si arricchiscono a vicenda imparando l’uno dall’altra.
L’interculturalità valorizza l’unicità di ogni cultura, ma allo stesso tempo promuove gli scambi perché solo così è possibile costruire una comunità globale. L’interculturalità celebra la diversità linguistica e culturale tutti i giorni dell’anno!
I volontari imparano e mettono in pratica la comunicazione interculturale
La comunicazione interculturale è la base del volontariato all’estero. Ma cos’è la comunicazione interculturale? Non è altro che il processo comunicativo che avviene tra due persone appartenenti a culture diverse. Affinché funzioni, due cose sono fondamentali. La prima è che nessuna delle due culture prenda il sopravvento sull’altra, ponendosi come “dominante”. La seconda è che entrambe siano capaci di e disposte ad “ascoltare”.
Se la comunicazione interculturale funziona allora il multiculturalismo diventa ricchezza, diventa interculturalità! Entrambe le parti crescono e diventano un po’ più consapevoli grazie all’incontro con l’altro.
L’incontro tra volontari e comunità è un’espressione preziosissima di quella diversità linguistica e culturale che la Giornata Mondiale della Lingua Madre vuole celebrare!
I volontari diventano custodi delle culture che vivono
Il volontario all’estero osserva la cultura straniera da un punto di vista privilegiato. Non è, come il turista, un osservatore esterno. Il volontario viene accolto dalla cultura che lo ospita e la vive quotidianamente, andando a comprenderne fino in fondo sia la bellezza che le difficoltà.
Ecco perché un pezzettino di quel paese, di quella cultura, di quella comunità vivrà per sempre con il volontario. Potrebbe essere un insegnamento di vita, o un valore riscoperto, una nuova consapevolezza o una nuova motivazione. Qualunque cosa sia, troverà il suo spazio nella vita del volontario, che ne diventerà custode.
Prendere seriamente il proprio ruolo come volontari e come promotori di interculturalità è la base per un volontariato responsabile. Celebriamo ogni cultura nella sua unicità e promuoviamo l’incontro costruttivo. Questo è volontariato.
Buona giornata della Lingua Madre a tutti!