Nuovo anno, nuove avventure! Quanti di voi hanno incluso “viaggiare di più” o “visitare posti nuovi” tra i buoni propositi per il 2020? State tranquilli, non siete i soli! L’inizio di un nuovo anno è il momento ideale per pianificare nuove imprese. Ma cosa significa “viaggio” per voi? È solo un momento per staccare la spina o anche un’occasione per toccare con mano una realtà nuova e allargare i propri orizzonti?
Il viaggio sostenibile: lentezza e rispetto
Secondo uno studio svolto in Italia nel 2018, il 46% degli intervistati dichiara di voler viaggiare in modo sostenibile, ovvero nel rispetto della natura, delle popolazioni e delle economie locali. È lecito pensare che questa recente esigenza abbia le sue radici nella consapevolezza che il “turismo” ed il “viaggiare” possano avere impatti estremamente negativi sull’ambiente e sugli equilibri socio-economici a livello locale.
Viaggiare sì, quindi, ma in modo sostenibile, senza pregiudizi, pronti a rinunciare a qualche comfort se questo significa risparmiare le risorse naturali del pianeta. E viaggiare per conoscere ed apprezzare davvero la realtà locale: dalla cucina alle manifestazioni culturali. Il viaggio, secondo la nuova community dei viaggi sostenibili – Yamana, dev’essere “lento, responsabile, solidale ed etico… nel massimo rispetto delle persone e dei luoghi visitati”.
“Leave only footprints” (non lasciare altro che le tue impronte) è infatti il motto per eccellenza del turismo responsabile e sostenibile. E se proprio qualcosa bisogna lasciare, che sia qualcosa di positivo: una spiaggia più pulita, un acquisto presso un artigiano, una donazione ad un progetto per la conservazione e lo sviluppo. È per questa ricerca di un impatto positivo, forse, che molti confondono il turismo sostenibile con il volontariato internazionale, e viceversa.
Il volontariato internazionale, però, è un’attività profondamente diversa anche se, alcuni potrebbero osservare, si tratta pur sempre di un viaggio. Conoscere e comprendere le differenze tra viaggio sostenibile e volontariato internazionale è fondamentale per fare la scelta giusta e vivere l’esperienza che stiamo realmente cercando.
Sei un viaggiatore o un volontario?
Il volontariato all’estero viene spesso confuso con un viaggio solidale, ma non lo è. Va bene, il viaggio c’è! Il contributo, però, è diverso, così come lo è l’impegno preso e la responsabilità assunta.
Il viaggiatore è un osservatore rispettoso, un ospite di passaggio, un individuo in transito tra un luogo ed un altro. Il volontario viaggia, questo è vero, ma solo per recarsi in un luogo ben preciso, e rimanervi. Mentre ad un viaggiatore si chiede di lasciare solo impronte, ad un volontario è richiesto molto di più: collaborazione, impegno, partecipazione, dedizione, e così via.
Per un viaggiatore, è lecito soddisfare le proprie esigenze e curiosità del momento: il “viaggio” gli appartiene e può definirne i ritmi, cambiare idea, concedersi i comfort che desidera. Il volontario, invece, ha preso un impegno con l’associazione e con la comunità. Ha assunto una responsabilità importante a cui dovrebbe subordinare i propri desideri e la propria curiosità.
E poi, il tempo è un fattore fondamentale. Perché per quanto il turismo sia lento, un viaggiatore è sempre di passaggio, mentre un volontario resta. Che sia per un mese o per tre, il volontario non abbandona il suo progetto fino alla fine.
Analizza le tue motivazioni
Le motivazioni che spingono un volontario al “viaggio” sono diverse da quelle che persuadono un viaggiatore. Quali sono le vostre motivazioni?
⇒ Desiderate vivere un’esperienza breve, a contatto con le popolazioni locali per scoprirne la cultura e le tradizioni? Esplorare il territorio e visitare i luoghi d’interesse storico-culturale? Arricchire il vostro bagaglio culturale e personale attraverso il viaggio, riducendo però il vostro impatto ambientale e assicurandovi di contribuire in maniera positiva all’economia locale? Scegliete i viaggi responsabili.
⇒ Volete viaggiare per offrire il vostro tempo e le vostre capacità, mettendoli al servizio di una causa in cui credete? Avete almeno qualche settimana da dedicare a questo progetto? Siete pronti ad immergervi completamente nel contesto locale, adattandovi allo stile di vita e agli aspetti socio-culturali? Siete disposti dedicare a questo progetto il 100% della vostra passione, del vostro interesse e del vostro tempo, subordinando il resto dei vostri interessi a questa priorità? Allora scegliete il volontariato internazionale.