Volontariato e inclusione sociale

George Floyd e la società dell’odio

“Time to change the World”

L’ossessivo ripetersi di riquadri neri sugli schermi dei nostri cellulari ci ricorda che il mondo è scosso da un’altra tragedia: l’omicidio di George Floyd, vittima di intolleranza e razzismo. La distanza geografica che ci separa da Minneapolis non deve certo illuderci. Ciò che è successo non è solo espressione di un disagio nazionale, ma piuttosto una questione d’importanza globale. Le nostre società sono cariche d’odio verso tutto ciò che è diverso. Può forse il volontariato internazionale contribuire in qualche modo a plasmare una società nuova, inclusiva, finalmente incapace di crimini d’intolleranza e odio razziale?

Il volontariato all’estero responsabile incarna valori e principi diametralmente opposti alle convinzioni e ai pregiudizi che hanno portato alla morte di George Floyd. Principi e valori che sembrano, però, penetrare con molta fatica all’interno delle nostre società, ostacolati da ignoranza e rancore. La scelta di fare volontariato (locale o internazionale), poi, interessa in Italia meno del 10% della popolazione (“Uno sguardo al volontariato in Italia”), una percentuale troppo bassa per poter cambiare radicalmente l’immaginario collettivo.

Uno dei punti di forza del volontariato, però, è la sua capillarità. I volontari diventano tutti ambasciatori dei valori che rappresentano con la loro scelta. Diventano esempi da seguire o, per lo meno, dimostrazione che un’alternativa all’individualismo e all’odio è possibile. Il volontariato è quindi una delle “armi” più potenti che abbiamo per ridefinire i paradigmi delle nostra società a favore dell’inclusione e del rispetto.

I 3 valori del volontariato internazionale per una società più inclusiva

Interculturalità

La contaminazione, lo scambio fluido di culture e punti di vista rappresenta l’essenza dell’interculturalità. Ed il volontariato internazionale è interculturalità. Il volontario impara a fare i conti con i propri pregiudizi e con quelli degli altri, e a superare eventuali divergenze in un ottica di collaborazione per il bene comune.

In una società interculturale è assente la dominazione di una cultura sulle altre. Ogni cultura mantiene la sua essenza senza chiudersi alle contaminazioni e agli scambi.

Cittadinanza globale

Il volontario internazionale vive in prima persona il significato di cittadinanza globale quando si rende conto che il servizio alla comunità prestato sotto casa sua o dall’altra parte del mondo rappresenta, in essenza, lo stesso impegno verso un futuro più sostenibile ed inclusivo.

Lo spirito di cittadinanza è alla base dell’impegno costruttivo per diventare parte della soluzione, invece di contribuire all’esasperazione dei problemi.

Solidarietà internazionale

La solidarietà, intesa come sostegno reciproco, si basa sull’empatia. I volontari hanno il privilegio di conoscere le realtà di comunità diverse e di stabilire con esse una connessione. Hanno poi il “dovere” di raccontare queste realtà in modo da estendere la solidarietà al resto della società in cui vivono.

Solidarietà ed empatia sono elementi fondamentali per combattere l’odio che così impunemente viene espresso nelle nostre società (sia verbalmente che fisicamente).

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