Al giorno d’oggi, le persone sembrano volere sempre di più e non si accontentano dei prodotti e dei servizi tradizionali. Mi riferisco, in particolare, alla costante ricerca di esperienze nuove e diverse.
È in questo contesto che il mondo del volontariato internazionale ha trovato la sua massima diffusione tanto tra i giovani, come tra gli adulti. Desideriamo imbarcaci in un viaggio per conoscere, imparare e vivere esperienze indimenticabili, avvalendoci, volte, di poche informazioni e tanti pregiudizi.
I diversi profili dei volontari
Tutti coloro che decidono di diventare volontari all’estero, portano con sé un ricco bagaglio di passione, esperienze e capacità da donare e condividere. Certamente, per le organizzazioni, tutti i profili professionali e accademici sono importantissimi, e non cercano solamente coloro che provengono dal mondo delle scienze sociali o delle lettere! E invece, questi ultimi sono il profilo che maggiormente si avvicina al mondo del volontariato, mentre gli altri sono ancora una minoranza.
La figura dell’economista nel mondo della cooperazione internazionale
Come imprenditore e direttore d’impresa, vorrei spendere due parole sul possibile contributo dei laureati in economia. Nel corso della nostra formazione accademica e professionale, ci hanno insegnato a massimizzare i guadagni, ottimizzare i processi ed essere più competitivi sul mercato, per favorire il rendimento dell’impresa.
Al principio, faticavo a comprendere, quindi, come potessi, con le mie capacità professionali, contribuire ad un progetto sociale nel contesto dello sviluppo e della cooperazione.
Ma è stato proprio grazie alla mia esperienza come membro di un team di volontari internazionali che ho capito come il mio profilo potesse complementare il lavoro delle organizzazioni senza fini di lucro.
Ormai, la nuova sfida delle ONG è la gestione sostenibile, ovvero la progressiva transizione da un modello tradizionale, basato sulle donazioni ed i fondi, a un modello misto, nel quale le donazioni sono un contributo e non l’unico mezzo di sussistenza.
Con l’obiettivo di raggiungere questa indipendenza economica, sono ormai moltissime le organizzazioni che gestiscono anche attività commerciali, secondo il modello della così detta impresa sociale.
Cosa differenzia un’impresa sociale da una con fini di lucro?
Il settore della cooperazione e dello sviluppo sta cambiando e sempre più organizzazioni si avvicinano al modello dell’impresa sociale. L’impresa sociale è il nuovo modello di gestione redditizio e economicamente sostenibile che ha come obiettivo primario il bene della società. Come tutte le innovazioni, anche questo modello presenta numerose sfide.
Ho avuto l’opportunità di ricoprire diversi ruoli come volontario di ONG e imprese sociali. Secondo la mia esperienza, un volontario con una laurea in economia può dare un prezioso contributo in diverse aree:
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Piano aziendale:
Il primo passo per definire il modello d’impresa è l’analisi delle opportunità. Tutte le imprese cominciano da qui! Un volontario può dare il suo prezioso contributo realizzando un’investigazione di mercato che riveli se il progetto è fattibile e realista per l’organizzazione.
Identificata l’opportunità, si comincia la realizzazione del piano aziendale vero e proprio. Il volontario con conoscenze nel campo dell’economia potrà realizzare un piano aziendale dettagliato, che sarà importantissimo per la fase di fundraising. Dovrà fissare chiari obiettivi a corto e lungo termine, e pianificare le strategie.
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Amministrazione:
Una volta avviata, l’impresa sociale ha bisogno di una persona con la formazione adeguata che possa gestire con buon senso l’andamento giornaliero. Ed anche in questo caso, un volontario con formazione in economia sarà prezioso! Potrà dedicarsi direttamente alle mansioni necessarie o, ancora meglio, incaricarsi della formazione di un’altra persona che possa gestire l’impresa a lungo termine (scopri AfID).
Non dimentichiamo che una persona con esperienza, può anche intervenire come consulente per aiutare a potenziare e ordinare i processi amministrativi.
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Marketing:
Le azioni di marketing sono importantissime per dare visibilità alle imprese, anche quelle sociali. La buona causa che l’impresa sociale porta avanti merita di essere conosciuta da più persone possibili!
Un volontario con esperienza in questo campo può avere un effetto “miracoloso” per l’attività dell’impresa sociale. Può infatti creare un piano a medio termine che orienti gli sforzi di promozione dell’impresa e gestire i mezzi di comunicazione, o insegnare a una persona dello staff a farlo nel modo corretto.
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Finanza:
È importante fare ordine in tutto ciò che concerne le finanze dell’impresa sociale. Come esperto in questo campo, puoi agire da consulente finanziario esterno, e così facendo identificare la situazione economico-finanziaria, tanto dell’impresa sociale come dell’organizzazione che si dedica ad attività commerciali. Sulla base di ciò, potrai suggerire una migliore strategia.
Ci sono molti modi in cui un laureato in economia può aiutare un’organizzazione senza fini di lucro, soprattutto adesso che molti cercano di transitare ad un modello sostenibile.
E non dimenticare che fare volontariato per un’impresa sociale ti aiuta a vivere un’esperienza preziosa, migliorare il suo CV e mettere alla prova le capacità che hai acquisito all’università.
Certo, generare guadagni non è l’obiettivo principale di un’organizzazione senza fini di lucro, ma è la chiave per garantire continuità al suo operato.
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