Fare volontariato all'estero - come accedere

Diventare volontario all’estero: opportunità e i primi passi

Ne hai sentito parlare dagli amici. Hai letto qualcosa online. Hai partecipato ad un evento. Insomma, per qualche motivo hai cominciato a nutrire un forte interesse per il volontariato all’estero, ma adesso non sai da dove cominciare. Questo articolo ti aiuta ad ordinare le idee, esplorando i canali di accesso al mondo del volontariato internazionale.

Capire il volontariato all’estero

Cominciamo con una sana dose di realismo. Fare volontariato non significa diventare improvvisamente un cooperante, ma neppure fare una vacanza un po’ originale. Fare volontariato è un atto di cittadinanza globale e solidarietà internazionale. I volontari svolgono un ruolo molto importante nella costruzione di ponti tra culture diverse e tra società diverse. Inoltre, mettendo in gioco le loro capacità e le loro conoscenze, diventano il motore di un processo di sviluppo e cambiamento che viene dal basso.

Se questa è la prima volta che ti avvicini al mondo del volontariato nel contesto della cooperazione internazionale, potrebbe essere utile fare un corso, o almeno documentarsi un po’. Un approccio sbagliato sul campo potrebbe avere spiacevoli conseguenze per il volontario, per la comunità locale o per l’immagine internazionale del volontariato. Per questo Ayni ti propone il corso online e low cost di “Formazione al Volontariato Internazionale“: 4 unità per esplorare il mondo del volontariato e riflettere sulle proprie aspettative.

L’accesso al mondo del volontariato

I programmi istituzionali

Ma una volta capito questo, siamo da capo: cosa fare per diventare un volontario? Ci sono diversi percorsi di accesso al mondo del volontariato internazionale. Uno di questi è il percorso istituzionale, promosso e sovvenzionato dalle istituzioni italiane o europee con progetti quali il Servizio Civile Universale, gli European Solidarity Corps (che ormai stanno soppiantando il vecchio SVE) o EU Aid Volunteers. Cos’hanno in comune questi programmi?

Per fortuna, non le restrizioni in base all’età, che interessano solo il Servizio Civile e gli ESC, lasciando libero l’accesso a EU Aid Volunteers a persone di tutte le età. Per il resto, sono tutti contraddistinti da obiettivi di solidarietà internazionale e scambio interculturale. I volontari che desiderano partecipare, dovranno rispondere alla chiamata nei tempi previsti dalla vacancy e procedere con la loro candidatura. In caso di successo, parteciperanno nei tempi e nelle modalità previste dal progetto, dopo un periodo di orientamento o training.

I campi di volontariato

Per chi non si ritrovasse nelle modalità previste dai programmi istituzionali o chi non riuscisse a superare la selezione per motivi anagrafici o di altra natura, esistono altri canali d’ingresso al mondo del volontariato internazionale. Uno dei più popolari è quello dei campi di volontariato. Pensati generalmente per giovani e giovanissimi dai 14 ai 35 anni (ma non solo), i campi di volontariato sono esperienze di servizio e solidarietà che le associazioni italiane di volontariato progettano e coordinano con la collaborazione di uno o più enti stranieri.

I campi sono esperienze di condivisione da vivere con un gruppo di altri volontari (italiani o stranieri) e con la comunità di accoglienza. Prevedono una varietà di attività di servizio, dalla riqualificazione ambientale, all’assistenza nelle scuole o nelle residenze per anziani.

Per partecipare, è necessario selezionare un’associazione di volontariato italiana e fare domanda. Nel nostro paese ci sono numerosi enti che avanzano questo tipo di proposte. Alcuni sono di grandi dimensioni e prevedono partenze per i campi durante tutto l’anno e con mete svariate. Altri sono piccoli, e propongono un paio di partenze all’anno, sempre nella stessa destinazione.

Le associazioni per la cooperazione e lo sviluppo

Ma anche le associazioni italiane per la cooperazione e lo sviluppo hanno bisogno di volontari, sia in Italia che sul campo. Le proposte, anche in questo caso, sono diverse. Ci sono Onlus che si rifanno alla formula del campo di volontariato e, in date specifiche, organizzano viaggi per andare a conoscere i progetti all’estero e scambiare esperienze con lo staff ed i locali. Altri enti invece cercano volontari per compiti più specifici.

Qual è la differenza tra un’associazione italiana di volontariato internazionale ed un’associazione di cooperazione internazionale?

L’associazione di volontariato ha come obiettivo primario la diffusione del volontariato e della solidarietà internazionale. Recluta e forma volontari italiani per poi inviarli (o accompagnarli) a svolgere un’esperienza di servizio presso un ente straniero o italiano all’estero.

L’associazione di cooperazione ha come obiettivo primario il raggiungimento di obiettivi di sviluppo internazionale. Per questo gestisce ed implementa progetti di varia natura sul campo, finanziandoli con fondi provenienti dall’Italia (pubblici o privati). I volontari sono quindi un’importante risorsa per il raggiungimento di tali obiettivi.

Le associazioni locali straniere

Un ulteriore canale di accesso al mondo del volontariato è quello del contatto diretto con l’associazione locale. Se fino a qualche anno fa ciò non era possibile, la tecnologia adesso a nostra disposizione ci permette di rispondere direttamente alle chiamate di Ong in tutto il mondo. Ed è proprio grazie ad iniziative come Ayni che piccoli centri educativi della giungla guatemalteca, residenze sulle falde dell’Himalaya e scuole della savana africana possono reclutare autonomamente volontari provenienti da ogni angolo della Terra!

Per rispondere alla chiamata di un ente locale senza intermediari sono necessarie una buona conoscenza di almeno una lingua comune ed una certa dose di autonomia (anche se si può sempre partire con un amico). Le modalità di collaborazione sono le più svariate, così come i requisiti di partecipazione. Anche l’impegno economico cambia, a seconda delle possibilità dell’associazione e della sua strategia di fundraising.

Sul nostro portale, creiamo profili di reclutamento gratuiti per associazioni locali non-profit alla ricerca di volontari. Ed è anche grazie ad Ayni che queste continuano ad esistere, e a lavorare per assistere una popolazione svantaggiata, contribuendo così allo sviluppo sociale e comunitario.

Qual è il volontariato che fa per te?

L’esistenza di almeno quattro canali di accesso al mondo del volontariato non vuol dire che questi siano una valida opzione per tutti i volontari o aspiranti tali. Il programma istituzionale non si presta per chi ha esigenze di particolare flessibilità; il campo non va bene per chi vuole svolgere compiti professionali o professionalizzanti; la collaborazione diretta con l’associazione è inadatta a chi desidera partire in gruppo ed essere assistito da un connazionale.

Tu in che modalità di volontariato ti riconosci? Scrivici a info@aynicooperazione.org se desideri ricevere una consulenza gratuita!

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